Il 27 e il 28 novembre 2025, presso l’Auditorium della Conciliazione di Roma, si è svolta la V edizione degli Stati Generali della Natalità, due giorni di confronto e dialogo sul tema della denatalità in Italia. L’appuntamento ha richiamato un pubblico ampio, con numerose/i giovani provenienti da tutta Italia, ed è stato un’occasione di scambio tra istituzioni, imprese, società civile e nuove generazioni.
Nel panel “Tra visione e concretezza”, che si è tenuto nel pomeriggio del 27 novembre, è intervenuta la Vicepresidente Vicaria di iDEE e Responsabile Sviluppo Mutualità e cooperazione internazionale, Claudia Benedetti, insieme ad altre e altri rappresentanti del mondo imprenditoriale e della finanza.
Tra loro: Antonio Fazzari, General Manager di Fater; Simona Finazzo, Public Affairs Director di Edenred Italia; Antonio Funiciello, Responsabile Identity Management di Eni; Piero Fusco, Responsabile Business Unit Terzo Settore di Generali Italia; Luciano Sale, Direttore Human Resources di Fincantieri e Giovanni Tula, Head of Sustainability per l’Italia di Enel.
Questo ampio confronto ha riunito esperienze provenienti da settori differenti — dalla finanza alle grandi imprese industriali, dall’energia ai servizi — con l’obiettivo di individuare strategie e strumenti concreti per invertire la tendenza demografica del Paese.
Nel suo intervento, la Vicepresidente ha evidenziato il ruolo strategico del Credito Cooperativo nel promuovere percorsi di crescita sociale ed economica. “L’inclusione finanziaria è anche inclusione sociale”: con queste parole ha sottolineato come l’accesso al credito non rappresenti soltanto un fattore economico, ma un’opportunità reale per persone e famiglie.
Il Credito Cooperativo può essere una leva decisiva: una finanza orientata all’economia reale, capace di sostenere il lavoro, l’accesso alla casa e l’inclusione sociale, con un’attenzione specifica a donne e giovani.
La Vicepresidente ha ricordato che l’Italia oggi proceda senza sfruttare pienamente le proprie forze: una donna su due non lavora, i giovani entrano tardivamente nel mondo del lavoro e il Sud non esprime pienamente il proprio potenziale. In questo scenario sono necessarie energie nuove, capaci di aprire spazi di speranza, generare fiducia e offrire possibilità concrete.
La parola chiave scelta è stata cooperazione: solo un approccio collettivo che unisca istituzioni, imprese, finanza e società civile può creare le condizioni per far tornare il Paese a crescere, demograficamente ed economicamente.