INIZIATIVE

La Presidente di iDEE al Festival NAzionale dell'economia civile

La Presidente di iDEE al Festival NAzionale dell'economia civile

La Presidente di iDEE al Festival NAzionale dell'economia civile

Nel corso della prima giornata del Festival Nazionale dell’Economia Civile, svoltasi il 2 ottobre a Firenze, la Presidente di iDEE – Associazione delle Donne del Credito Cooperativo, Teresa Fiordelisi, è intervenuta all’interno del panel “Le strade che portano alla democrazia”. Insieme alla Presidente, hanno partecipato Gaël Giraud, economista e Direttore di ricerca del CNRS di Parigi e Alessandra Rinaldi, Presidente della Commissione Donne CooperAzione nazionale di Confcooperative.

Nel suo intervento, la Presidente Fiordelisi ha sottolineato come la democrazia si costruisca attraverso le relazioni, il dialogo e la partecipazione attiva, fondate sull’ascolto e sul rispetto reciproco. Democrazia è anche democrazia di opportunità e non può esistere senza tutela delle differenze e contrasto alle diseguaglianze. Un messaggio che richiama i valori fondanti della cooperazione, intesa non solo come somma, ma come moltiplicazione di possibilità, idee e risultati.

Gli ambiti fondamentali su cui la Presidente si è soffermata per favorire una parità effettiva e duratura sono tre: occupazione femminile e indipendenza economica, cultura e rappresentanza.

I numeri dell'occupazione femminile ci permettono di capire lo stato dell'arte della partecipazione femminile al mercato del lavoro e quanto questo sia strettamente correlato a temi di autonomia e indipendenza economica. In Italia lavora solo il 56% delle donne tra i 20 e i 64 anni, e una su cinque lascia il lavoro dopo la maternità. Solo il 58% ha un conto corrente personale e solo il 63% ha un reddito proprio. 

La percezione del ruolo femminile è ancora profondamente legata e condizionata da bias cognitivi e stereotipi di genere, che a loro volta producono impatti nelle scelte di vita personali e professionali di una donna, inoltre le donne sono, in Italia e nel mondo, ancora pochissime in ruoli apicali e di responsabilità e lo sono guardando sia ai ruoli nelle organizzazioni, sia in politica.                                          Secondo la Presidente tra le linee d’azione prioritarie per colmare il divario di genere e costruire una democrazia realmente partecipata, troviamo:

  • Promuovere cultura e formazione sulla parità, creando spazi di confronto tra uomini e donne per superare stereotipi e asimmetrie nei ruoli familiari e professionali
  • Investire in servizi e welfare di prossimità, come nidi e scuole per l’infanzia, per favorire la conciliazione vita-lavoro e sostenere la partecipazione femminile.
  • Rendere le organizzazioni più inclusive, rafforzando la flessibilità e valorizzando la corresponsabilità nella gestione dei tempi di vita e di lavoro.

Come ricorda Il gusto di cambiare, di cui Gaël Giraud è co-autore, la felicità si compie mentre si è soggetti attivi:

"Se non conto, non posso essere felice.

E, se non partecipo, non conto.

Quindi, la partecipazione è leva di felicità."

 

Ed è questo il messaggio che collega il senso del panel al tema centrale del Festival: democrazia partecipata e intelligenze relazionali. Perché non si parla solo di economia o di politica, ma anche – e soprattutto – di felicità condivisa, di quel desiderio comune che spinge le persone a costruire insieme una società più giusta, solidale e capace di futuro.