INIZIATIVE

L’UNIONE EUROPEA E L’ECONOMIA DELLA FELICITÀ. LAVORO, TRANSIZIONI, PARTECIPAZIONE

L’UNIONE EUROPEA E L’ECONOMIA DELLA FELICITÀ. LAVORO, TRANSIZIONI, PARTECIPAZIONE

L’UNIONE EUROPEA E L’ECONOMIA DELLA FELICITÀ. LAVORO, TRANSIZIONI, PARTECIPAZIONE

Il 4 aprile scorso, presso il Palazzo della Cooperazione a Roma, si è tenuto l’incontro pubblico dal titolo: ''L’Unione Europea e l’Economia della felicità. Lavoro, Transizioni, Partecipazione''.

L’evento, promosso da ‘’NExT – Nuova Economia per tutti’’ e moderato dalla giornalista di Rainews 24, Eva Giovannini, ha visto la partecipazione di: Leonardo Becchetti, Direttore Scientifico del Festival Nazionale Economia Civile, Giuseppe Guerini, Portavoce della Categoria Economia Sociale del Comitato Economico e Sociale Europeo, Augusto Dell’Erba, Presidente Federcasse – BCC, Dario Nardella, Sindaco di Firenze, e Antonio Patuelli, Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, che ha portato i suoi saluti finali.

Temi centrali del confronto sono stati l’Unione Europea, la felicità condivisa e l’Economia Civile. ‘’L’Europa è una piccola zattera di felicità, – ha affermato all’apertura la giornalista Eva Giovanniniè necessario rilanciare l’integrazione europea’’. L’incontro si colloca nel percorso di avvicinamento alla 6^ edizione del Festival Nazionale Economia Civile, che si terrà a Firenze dal 3 al 6 ottobre prossimi. Come sottolineato dal Sindaco, Dario Nardella, Firenze è strettamente legata al concetto di Economia della felicità, in quanto sono proprio le città ad essere i laboratori di quest’ultima. Le città sono i luoghi dei conflitti sociali, delle transizioni ambientali e digitali. È nelle città che, tuttavia, si trovano anche delle soluzioni. ‘’È necessario che le città ottengano dignità all’interno del gioco europeo. – ha spiegato il Sindaco Dario NardellaNell’Economia della pace sono le città le vere attrici: queste costruiscono ponti e relazioni. La cultura generata dalla città genera a sua volta la pace’’.

Il ruolo dell’Economia Civile è determinante per l’intelligenza relazionale e per la generatività. Le persone sono felici se sono generative, vale a dire se sono consapevoli delle loro azioni e ne riconoscono la loro positività e utilità. ‘’Dobbiamo fare di tutto per promuovere politiche economiche che favoriscano la creazione di occasioni di generatività per tutti’’, ha affermato Leonardo Becchetti. La Cooperazione è un valore aggiunto per l’economia, non una minaccia. È necessario un maggiore protagonismo e riconoscimento delle autorità locali che deve unirsi al livello sovranazionale. ‘’L’Unione Europea si è impegnata con un piano di azione sull’Economia Sociale, che guarda in modo diverso allo sviluppo sostenibile e al coinvolgimento delle comunità locali’’, ha proseguito il Portavoce della Categoria Economia Sociale del Comitato Economico e Sociale Europeo, Giuseppe Guerini.

Per quanto riguarda il ruolo dell’industria bancaria e, in particolare, della BCC, nell’ultima legislatura abbiamo assistito a dei segnali di cambiamento. ''La Cooperazione, prevista dalla Costituzione, funziona anche davanti a prove di stress. – ha affermato Augusto dell’ErbaQuesto modello di banca, che la storia definisce come efficiente, non ha avuto ancora pieno riconoscimento in Unione Europea. Tuttavia, recentemente si è aperta una finestra e l’Unione Europea ha iniziato a tenere in considerazione l’esistenza di altri modelli di impresa, con un maggior riconoscimento delle identità nazionali e una maggiore apertura verso modelli che fanno bene alle comunità''.

O torniamo indietro o andiamo in avanti. Non possiamo rimanere in mezzo: c’è bisogno di speranza, ha concluso il Sindaco di Firenze, Dario Nardella.